Il Medico Medicina Generale - Dott.ssa Giuseppina Annecchiarico

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Il Medico Medicina Generale

Medicina Generale
1. Chi è il Medico di Medicina Generale (chiamato anche Medico di Famiglia)
II Medico di Medicina Generale (MMG) è il medico di fiducia che il cittadino liberamente sceglie fra quelli convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e iscritti negli elenchi dell'Azienda Sanitaria Locale (ASL).

II Medico di Medicina Generale:
  • rappresenta il primo contatto medico all'interno del sistema sanitaria;
  • si occupa di tutti i problemi di salute, sviluppando un approccio protratto nel tempo e centrato sulla persona, la sua famiglia e la comunità in cui vive;
  • utilizza le risorse sanitarie nel modo più appropriato per la difesa della salute dei cittadini.
2. Quando riceve?
Lo studio del medico di Medicina Generale è uno studio privato destinato a un pubblico servizio: di norma è aperto 5 giorni alla settimana dal lunedì al venerdì, salvo i prefestivi e festivi. Nello studio le visite possono essere organizzate su appuntamento o su libero accesso con un orario adeguato al numero di assistiti. L'orario di visita e le modalità di ricevimento sono esposti nello studio e consultabili presso il Distretto ASL al momento della scelta del medico.
3. Effettua visite domiciliari?
SI, il medico effettua visite domiciliari quando ritiene che le condizioni di salute dell'assistito possano determinarne la intrasportabilità in studio. Le visite domiciliari non devono essere richieste per evitare l'attesa in studio o per avere una certificazione a domicilio. Vanno richieste entro le ore nove del mattino e di norma verranno effettuate in giornata con le modalità comunicate da ogni singolo medico. II medico può effettuare visite domiciliari programmate gratuite per pazienti affetti da gravi patologie croniche che ne limitano l'autosufficienza (ADP-Assistenza Domiciliare Programmata; ADI-Assistenza Domiciliare Integrata).
4. Può rifiutarsi di trascrivere farmaci, visite ed esami suggeriti da altri medici?
Sì: il medico di Medicina Generale, se non li condivide, può e deve rifiutarsi di trascrivere farmaci, visite specialistiche, indagini strumentali e di laboratorio, anche se consigliati da altri specialisti. II medico di medicina generale ha infatti come compito istituzionale la tutela complessiva della salute del paziente, anche nei confronti dei possibili danni provocati da esami o farmaci inappropriati. Lo specialista riveste un ruolo di consulenza, preziosa, ma limitata dalla incompleta conoscenza di tutta la storia clinica e familiare del paziente.
5. II medico di medicina generale o lo specialista hanno sempre necessita di esami strumentali o di laboratorio?
No: anche gli esami non sono infallibili e se utilizzati quando non sono necessari, possono essere addirittura dannosi o fuorvianti. Infatti, in una percentuale variabile a seconda dell'esame, i risultati appaiono anormali e richiedono altri approfondimenti (magari rischiosi) anche quando non c'e malattia e al contrario possono risultare normali anche se c'e davvero un problema. Inoltre alcuni esami dipendono molto dall'esperienza di chi li esegue e dalla precisione degli apparecchi usati, i risultati devono essere sempre integrati dal ragionamento clinico e dalla visita medica. Per questi motivi la necessita di esami deve essere sempre attentamente valutata.
6. II medico di medicina generale può rifiutarsi di prescrivere a carico del Sistema Sanitario Regionale un farmaco che talvolta in farmacia viene definito prescrivibile?
Sì: il medico di Medicina Generale può prescrivere a carico del Sistema Sanitario Regionale (SSR) solo alla luce della storia clinica del paziente e delle prove scientifiche, così come stabilito dalle norme vigenti. Se non rispetta tali norme è chiamato a risponderne direttamente.
7. In presenza di una terapia cronica stabilizzata il paziente può chiedere al medico la prescrizione di più confezioni di uno stesso farmaco?
SI: per i pazienti esenti per una specifica malattia, secondo la normativa, possono essere prescritte fino a sei confezioni in un'unica ricetta per quella malattia e per un massimo di due mesi. Per tutti gli altri pazienti e malattie possono essere prescritte al massimo due confezioni in un'unica ricetta.
8. II medico di medicina generale è pagato di più se prescrive meno farmaci o esami?
No: il medico di famiglia è pagato con una quota fissa per ogni assistito (un poco di più per gli anziani e i bambini piccoli). Pertanto, a differenza delle strutture specialistiche o dei medici pagati o incentivati secondo il numero di visite o di operazioni (p.e. i liberi professionisti), non ha convenienza a prescrivere più del necessario. Non riceve incentivi se spende meno risparmiando su ciò che serve, ma è incoraggiato dall'ASL a educare i pazienti a modificare abitudini di vita dannose prima di ricorrere alle medicine. Inoltre è incoraggiato a prescrivere farmaci generici, che sono uguali ma costano meno di quelli "firmati" e a non effettuare prescrizioni inutili o esami superflui, anche se pubblicizzati dai media, spesso con l'obbiettivo di favorire il consumismo sanitario e i relativi interessi economici. La decisione ponderata di prescrivere solo gli esami e i farmaci ritenuti necessari va considerata con favore e rispetto da parte dell'assistito.
9. Che cosa significa che alcuni medici lavorano in associazione con altri colleghi?
I medici di Medicina Generale possono associarsi in maniera libera e volontaria per garantire al cittadino una disponibilità di apertura degli studi per almeno sei ore giornaliere, distribuite equamente nel mattino e nel pomeriggio. Tale organizzazione del lavoro può favorire il confronto e l'aggiornamento professionale fra colleghi e può contribuire a migliorare la qualità delle prestazioni mediche.
10. In un'associazione di medici di medicina generale il paziente può rivolgersi indifferentemente a qualunque medico?
No: il rapporto di fiducia diretto fra l'assistito e il suo medico rimane invariato. Solo in caso di necessità e in assenza del proprio medico, è possibile rivolgersi a un altro dei medici associati.
11. II medico può escludere un paziente dall'elenco dei suoi assistiti?
SI: può farlo se viene turbato il rapporto di fiducia. Tale decisione diventa operativa a partire dal 16° giorno successivo a quando il medico la comunica all'ASL. Anche l'assistito può cambiare medico in qualunque momento rivolgendosi agli Uffici di Scelta e Revoca dell'ASL. Non è però possibile effettuare cambi all'interno di un'associazione senza la preventiva accettazione da parte del medico destinatario della nuova scelta.
12. Quali prestazioni e certificazioni il medico effettua gratuitamente?
  • visite in studio e a domicilio e prescrizioni di farmaci e esami (nelle situazioni già citate);
  • informazione ed educazione alla salute (promozione di stili di vita salutari e di campagne di prevenzione e di  diagnosi precoce di provata efficacia concordate con l'ASL);
  • tenuta di una scheda sanitaria (cartacea o elettronica) per ciascun paziente a uso del medico e utilità dell’assistito e del Sistema Sanitario Regionale e Nazionale;
  • certificazioni di malattia per i lavoratori;
  • eventuali consulti con gli specialisti;
  • certificati di idoneità allo svolgimento di attività sportive non agonistiche nell'ambito scolastico a seguito di specifica richiesta scritta dell'autorità scolastica competente;
  • proposte per cure termali da effettuare a carico del Sistema Sanitario Regionale;
  • assistenza programmata a domicilio (ADP-ADI), concordata con l'ASL, per pazienti affetti da gravi patologie croniche che determinano l'impossibilità a recarsi nello studio medico.

Tutte le altre prestazioni e certificazioni non espressamente riportate ed eventuali prestazioni specialistiche sono a pagamento in regime libero-professionale, con tariffe decise autonomamente dal medico.
13. II medico di medicina generale è reperibile dalle ore 8.00 alle ore 20.00 dei giorni feriali?
No, ma è contattabile durante gli orari di studio e con le modalità indicate ai propri pazienti. II medico di Medicina Generale non è tenuto alla reperibilità, né può sostituirsi per i casi urgenti al Pronto soccorso o al 118. Se lavora in associazione è possibile rivolgersi agli altri medici associati solo per prestazioni non rimandabili al giorno successivo e nel rispetto degli orari e  delle modalità organizzative dei singoli studi.
14. Chi è possibile chiamare se c’è bisogno di assistenza medica di notte e nei giorni festivi o prefestivi?
Dalle ore 20:00 alle ore 8:00 e nei giorni festivi e prefestivi il medico di Medicina Generale è sostituto dai colleghi del servizio gratuito di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica). Eventuali prestazioni del medico di Medicina Generale in tali orari sono a pagamento.
15. Chi è meglio chiamare se c'è un'urgenza o un incidente grave?
Nelle situazioni in cui si pensa ci sia un rischio imminente per la vita (per esempio sospetto infarto o grave incidente automobilistico) o comunque un imminente e grave rischio per la salute, si deve subito chiamare il numero telefonico 118, a cui risponde una centrale operativa, che provvederà a inviare un'ambulanza attrezzata eventualmente anche con un medico.

Milano, ottobre 2006 A cura della Commissione per l'Educazione alla Salute del Cittadino dell'ASL Città di Milano
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